SULLE ROCCE DEL CALCINO E' SCRITTO IL FUTURO

La settimana scorsa il Comitato è stato contattato, come vedete dalla mail sotto esposta, ed abbiamo ritenuto che tale notizia doveva essere di dominio pubblico, infatti dopo averne ricevuto autorizzazione da parte dell'Istituto di Geoscienze dell'Università di Padova, abbiamo girato la notizia ai giornali.

Paolo Di Natale



Da: Luca Giusberti [mailto:luca.giusberti@unipd.it] Inviato: mercoledì 20 aprile 2011 17.21A: comitatocolderoro@gmail.comOggetto: Sito geologico del torrente Calcino
Gentile sig. Di Natale,come d'accordo le invio due righe relative al sito del torrente Calcino.Il gruppo di ricerca a cui afferisco, coordinato dal prof. Domenico Rio, direttore del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, si occupa da anni dello studio di questo sito in collaborazione con altre università straniere. Lungo tale torrente (poco a valle del ponte, dopo il campo di calcio) è esposta in modo ottimale una successione di sedimenti marini (marne) di età compresa tra i 41 e i 36 milioni di anni fa (circa). L'interesse scientifico di questa sezione è duplice:-nella porzione più antica è registrato un evento climatico caldo globale durato circa 600.000 anni (noto come Middle Eocene Climatic Optimum, ca. 40 milioni di anni fa) che ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione dello zooplancton marino.-nella porzione mediana della sezione è presente (e ottimamente esposta) la transizione tra due epoche geologiche: l'Eocene medio e l'Eocene superiore (circa 38 milioni di anni fa). Quest'intervallo è scarsamente rappresentato nei sedimenti di tutto il mondo. Per tale motivo la sezione del Calcino, nella sua unicità, è candidata a diventare sezione di riferimento a livello mondiale per lo studio di questo intervallo di tempo. Per diventare "ufficialmente" sezione di riferimento mondiale (noi geologi usiamo il termine GSSP, Global Stratotype Section and Point) deve rispondere a determinati requisti tra i quali le posso citare ad esempio l'accessibilità e la conservazione (cioè deve durare nel tempo ed essere sempre accessibile a tutti gli studiosi del mondo che intendono visitarla).Un sito come quello del Calcino può essere definito "Geosito". Con il termine Geosito si indicano i beni geologico-geomorfologici di un territorio intesi quali elementi di pregio scientifico e ambientale del patrimonio paesaggistico.Come le ho preannunciato, a fine Maggio ci recheremo sul posto con il prof. Eustoquio Molina (Università di Saragoza, Spagna), presidente della sottocommissione di stratigrafia che si occupa dell'intervallo di tempo che va dai 65 ai 23 milioni di anni fa, per verificare "ufficialmente" se la sezione del Calcino è adatta a diventare il GSSP del limite Eocene medio-superiore.La successione di rocce del torrente Calcino (che noi abbiamo battezzato "sezione di Alano di Piave") è stata finora oggetto di tre pubblicazioni su periodici scientifici a diffusione internazionale:1. Spofforth, D.J.A., C. Agnini, H. Pälike, D. Rio, E. Fornaciari, L. Giusberti, V. Luciani, L. Lanci, and G. Muttoni, (2010). Organic carbon burial following the middle Eocene climatic optimum in the central western Tethys. Paleoceanography, 25, PA3210, doi:10.1029/2009PA001738.2. Agnini C., Fornaciari E., Giusberti L., Grandesso P., Lanci L., Luciani V., Muttoni G., Palike H., Rio D., Spofforth D.J.A., Stefani C., (2011). Integrated bio-magnetostratigraphy of the Alano section (NE Italy): a proposal for defining the Middle-Late Eocene boundary. Geological Society of America Bulletin, 123, pag. 841-872.3. Luciani, Valeria, Giusberti, Luca, Agnini, Claudia, Fornaciari, Eliana, Rio, Domenico, Spofforth, David J.A. and Pälike, Heiko (2010). Ecological and evolutionary response of Tethyan planktonic foraminifera to the middle Eocene climatic optimum (MECO) from the Alano section (NE Italy). Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 292, (1-2), 82-95.Il lavoro in cui presentiamo la sezione come GSSP è il secondo (che le allego al messaggio in formato pdf).Attualmente la sezione del Calcino è anche oggetto di due tesi di dottorato in Scienze della Terra presso il nostro Dipartimento.Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti o altro, non esiti a contattarmi (tutti i recapiti sono allegati in calce).Cordiali salutiLuca Giusberti (a nome di tutto il gruppo di ricerca)



Commenti